La professionista, prematuramente scomparsa, è stata promotrice di una figura professionale innovativa che pone l’ascolto e la relazione emotiva come atto di cura Da venerdì 20 dicembre, all’interno dell’Unità operativa complessa di Malattie infettive dell’ospedale San Donato, una delle stanze del reparto è stata dedicata alla memoria di una professionista stimata e apprezzata, prematuramente scomparsa nel 2023: l’infermiera Cinzia Sestini, responsabile infermieristica del Rischio clinico per l’area provinciale di Arezzo.
La targa sulla porta ricorda come “l’aver cura della persona implica come atto terapeutico l’ascolto, il dialogo e la relazione emotiva”, cardini che hanno ispirato tutta la sua vita professionale. La stanza è stata progettata per offrire comfort alle persone degenti e gli arredi sono frutto di una raccolta fondi. Alla breve cerimonia di venerdì hanno partecipato la famiglia di Cinzia, alcuni colleghi e persone a lei vicine ed è stato ricordato come sia stata promotrice, nel suo percorso lavorativo, di una figura professionale innovativa che mette al centro dell’assistenza la persona e fa dell’ascolto e della relazione emotiva un atto di cura.«Cinzia è stata una professionista che ha dato molto a questa azienda e a tutte le persone assistite – ha sottolineato la direttrice del Dipartimento delle professioni infermieristiche e ostetriche dell’Asl Toscana sud est, Vianella Agostinelli – ha sempre creduto fortemente nella professione infermieristica e nella responsabilità dell’assistenza nel rispetto, nella trasparenza e nell’integrità, principi chiave che hanno sempre guidato il suo agire».«Con questa stanza – ha specificato il direttore di Malattie infettive del San Donato, Danilo Tacconi – viene ricordata non solo una grande professionista, ma anche il valore dell’assistenza e della presa in carico che il personale sanitario porta avanti ogni giorno con dedizione e attenzione».
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