Tramontana – è il nome usato in vari Paesi europei per indicare un vento freddo proveniente da nord, e talvolta per indicare il punto cardinale di provenienza. Il grecale o greco è un vento mediterraneo che soffia da nord-est. Tale direzione è indicata simbolicamente nella cosiddetta rosa dei venti. Soffia con particolare frequenza soprattutto sulle regioni del Mediterraneo centrale e su quelle adriatiche.
Il vento è così denominato perché dall’isola di Zante, punto di riferimento della rosa dei venti, soffia da nord-est in corrispondenza, appunto, della Grecia. Per Dante il grecale era il vento schiavo, così come per i veneziani che al di là dal mare avevano la Schiavonia o Slavonia, regione geografica e storica della Croazia orientale. Föhn, in è un vento caldo e secco che può presentarsi, in differenti configurazioni bariche, su entrambi i versanti delle Alpi, degli Appennini e dei Pirenei.La bora – è un vento catabatico di provenienza Nord-Est/Est-Nord-Est, che soffia con particolare intensità specialmente verso l’Alto e Medio Adriatico e verso alcuni settori dell’Egeo in presenza di forti gradienti barici tra continente e mare.Il termine deriva da Borea, personificazione del vento del nord nella mitologia greca. La bora conosciuta in Italia è quella di Trieste. In Croazia è celebre quella di Segna e Fiume e in Slovenia quella di Aidussina.Lo scirocco è un vento caldo proveniente da sud-est. Tale direzione è indicata simbolicamente nella cosiddetta rosa dei venti. Più esattamente ‘scirocco’ deriva dalla parola araba sharqiyya (شرقية) che vuol dire ‘orientale’, giacché questo vento spira dalla Siria, prendendo come punto di riferimento l’Isola di Zante nel Mar Ionio. Lo stesso vento assume il nome di jugo in Croazia e ghibli in Libia. Un vento umido associabile allo scirocco, che spira prevalentemente nel golfo del Leone, sulle coste mediterranee della Francia, è il marin.Il libeccio è un vento che spira da Sud-ovest, anche detto garbino sul litorale delle regioni italiane di Veneto (Garbin), Emilia Romagna (Garbén o Garbéin), Marche, Abruzzo, Molise e Puglia, o africo in ambito letterario, tanti sono i termini che vengono dati al vento che nella sua lunga corsa interessa tutto il bacino centro-occidentale del Mar Mediterraneo.Il ponente, detto anche zefiro o espero , è un vento del Mar Mediterraneo che spira da ovest verso est. La denominazione è conferita dal punto cardinale dal quale soffia. Tale direzione è indicata simbolicamente nella cosiddetta rosa dei venti.Il maestrale è il vento che spira da nord-ovest. Tale direzione è indicata simbolicamente nella cosiddetta rosa dei venti. Vi sono due possibili etimologie di questo nome, a seconda che consideri la prassi romana di collocare la rosa dei venti al centro del Mediterraneo, o invece quella medievale che la posiziona sull’isola di Zante, in Grecia. In entrambi i casi la direzione nord-occidentale punta alla città più importante per chi ha dato il nome al vento: nel primo caso Roma, Magistra Mundi, oppure Venezia, la via maestra dal porto di origine. Più semplicemente esiste la possibilità che il vento sia così detto perché è “il principale di tutti i venti”, “il maestro della navigazione di questo mare Mediterraneo”.