AREZZO – In un contesto economico caratterizzato da crescenti sfide e incertezze, la capacità delle piccole e medie imprese di prevenire e gestire le crisi finanziarie diventa sempre più cruciale. Ma quanto sono preparate le PMI europee ad affrontare queste situazioni e a utilizzare gli strumenti normativi messi a disposizione dall’Unione Europea?
Su questa domanda indaga lo studio “Awareness and Readiness of European SMEs for Financial Distress”, realizzato nell’ambito del progetto OITBC-MSMES (Observatory and Initial Training on Business Crisis for MSMEs), finanziato dal programma Erasmus+. La ricerca, coordinata da Casartigiani Arezzo, ha coinvolto 174 micro e piccole imprese in quattro paesi europei: Italia, Spagna, Portogallo e Bulgaria. I risultati rivelano una significativa lacuna conoscitiva: solo il 3% delle imprese intervistate dichiara di conoscere approfonditamente la Direttiva UE 2019/1023 sulla ristrutturazione preventiva, mentre il 49% non ne ha mai sentito parlare. “Questi dati sono particolarmente preoccupanti”, afferma Michele Rossi, del team di ricerca. “La Direttiva introduce strumenti fondamentali per prevenire l’insolvenza e favorire la continuità aziendale, ma se le imprese non ne sono a conoscenza, non possono sfruttarne i vantaggi. È essenziale colmare questo gap informativo per rafforzare la resilienza del nostro tessuto imprenditoriale.”
Patrice de Micco aggiunge: “È interessante notare come il 64,4% delle imprese coinvolte ritenga che le attuali normative nazionali non supportino adeguatamente la continuità aziendale durante i periodi di difficoltà finanziaria, suggerendo la necessità di un intervento più incisivo a livello europeo.”
”Un dato particolarmente significativo emerge dall’analisi degli indicatori di allerta precoce”, sottolinea Erina Guraziu di OpenCom tra gli autori dello studio. “Il 52,9% delle imprese ammette di non conoscere quali indicatori potrebbero segnalare l’insorgere di una crisi finanziaria nella propria azienda. Questo evidenzia una vulnerabilità critica nel tessuto imprenditoriale europeo.”
Lo studio è stato realizzato grazie alla collaborazione di un consorzio internazionale che include: Casartigiani Arezzo (Italia) come coordinatore, OpenCom i.s.s.c. (Italia), Oporto Forte (Portogallo), Ce Consulting (Spagna) e Global Business Group Ltd (Bulgaria).
I risultati completi dello studio sono disponibili sul sito del progetto www.oitbc.eu e possono essere scaricati direttamente al link https://docsend.com/view/wns4krhuezaryj6n.
I risultati dello studio stanno guidando lo sviluppo di materiali formativi e informativi che saranno resi disponibili attraverso una piattaforma digitale dedicata. L’obiettivo è fornire alle PMI europee strumenti pratici per rafforzare la loro capacità di prevenire e gestire le crisi finanziarie.
La collaborazione tra partner di diversi paesi europei ha permesso di identificare sfide comuni e specificità nazionali, confermando l’importanza di un approccio coordinato a livello europeo per sostenere la resilienza del tessuto imprenditoriale anche nella provincia di Arezzo.
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