Cecilia Sala rilasciata

E’ in aereo verso l’Italia. Il direttore dell’Aise a Teheran Iran per prenderla. La giornalista era detenuta in Iran dal 19 dicembre. Il padre: “Orgoglioso di lei”

La giornalista Cecilia Sala, arrestata circa tre settimane fa in Iran, è stata liberata e si trova in questo momento su un volo per l’Italia, partito da Teheran. Lo ha annunciato poco fa il governo italiano. I genitori di Sala sono stati informati dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, poco prima che la notizia fosse comunicata dalla presidenza del Consiglio ai giornali. L’arrivo del volo di Sala è previsto alle 15:30 all’aeroporto di Roma Ciampino. Sala ha 29 anni e lavora per Chora Media e per il Foglio. Era stata arrestata giovedì 19 dicembre attorno alle 12:30 nell’albergo in cui alloggiava a Teheran, la capitale dell’Iran, dove si trovava da alcuni giorni con un regolare visto giornalistico. La notizia era emersa soltanto venerdì 27 dicembre. Fin dai primi giorni il governo italiano si era messo in contatto con quello iraniano per negoziare la liberazione di Sala, che era detenuta in condizioni durissime nel carcere di Evin: dormiva per terra in una cella con la luce sempre accesa, e aveva un limitatissimo accesso a comunicazioni esterne. Da martedì sapevamo che le condizioni della detenzione erano leggermente migliorate. Durante la sua detenzione ha ricevuto un’unica visita, quella dell’ambasciatrice italiana in Iran. A inizio gennaio il regime iraniano aveva spiegato che la condizione di Sala era legata a quella di Mohammed Abedini Najafabadi, un uomo iraniano arrestato il 16 dicembre all’aeroporto di Malpensa, in Italia, su richiesta degli Stati Uniti, con l’accusa di trafficare in tecnologia bellica. Abedini è attualmente in carcere: il 15 gennaio la Corte d’appello di Milano esaminerà la richiesta dei suoi legali di arresti domiciliari.

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