
PERUGIA – La presidente Bistocchi alla presentazione del progetto del “Distretto Montessori Umbria” a Palazzo
Cesaroni: “Fondamentale valorizzare e custodire i luoghi della memoria montessoriani” [Video
dell’iniziativa per le redazioni: https://tinyurl.com/immagini-montessori]
“La possibilità di fare rete tra le realtà che hanno registrato il passaggio e la presenza di Maria Montessori in Umbria è davvero fondamentale. Il Distretto Montessori Umbria custodisce i luoghi della Memoria di Maria Montessori e puntare su una rete tra questi non può che irrobustire la possibilità di contare su un turismo scientifico e culturale che potrà dare lustro alla nostra regione. Sono onorata che il progetto possa essere presentato a Palazzo Cesaroni, massima assise regionale e casa di tutte le cittadine e di tutti i cittadini”. Così la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Sarah Bistocchi, ha aperto l’incontro di presentazione di “Tour Montessori” un percorso immersivo che valorizza le testimonianze del passaggio di Maria Montessori in Umbria.
Alla presentazione hanno partecipato i rappresentanti dei Comuni di Perugia, Città di Castello e
Montefalco come gli assessori Fabrizio Croce, Letizia Guerri e il vicesindaco Daniele Morici. A
presentare il Tour sono stati il curatore del progetto, Matteo Ferroni e Giulia Maria Lignani,
Fondatrice Alumni Fellowship Santa Croce.
GLI INTERVENTI
La presidente Bistocchi ha sottolineato che “il messaggio di Maria Montessori è ancora attualissimo,
così come la necessità di puntare sulla capacità dei bambini di interessarsi e interagire con l’ambiente
e la natura circostante, che risulta molto moderno anche in riferimento alle odierne riflessioni sul
rapporto con il digitale e la tecnologia. E lo è anche l’obiettivo di riconoscere competenze alle
ragazze che studiano e che devo ambire a vederle riconosciute e valorizzate anche nel mondo del lavoro”. L’assessore Croce ha rimarcato l’importanza di riconoscere il ruolo pionieristico di Maria Montessori,
anche attraverso lo sviluppo di percorsi esperienziali che possono rappresentare una implementazione
valida di un’offerta turistica qualificata e significativa.
Per l’assessore Guerri la storia di un metodo pedagogico di rilevanza mondiale, che ha le sue radici in
Umbria, rappresenta un patrimonio di cui riappropriarci a livello regionale e da mettere a leva, non
solo come risorsa turistica ma anche come strumento di sviluppo dei territori coinvolti.
Il vicesindaco Morici ha ricordato che l’educazione montessoriana è stata caratterizzata dal costante
riferimento alla pace, anche durante la dittatura, ed anche dall’opposizione agli ideali del Fascismo.
Il curatore dell’iniziativa, l’architetto Matteo Ferroni, prima di illustrare diffusamente il progetto,
ha definito il Tour come “un pellegrinaggio scientifico attraverso un museo diffuso di luoghi e incontri
alla scoperta delle radici umbre del Metodo, riuniti sotto il nome di Distretto Montessori Umbria”.
IL PROGETTO. Il Tour parte dal Santa Croce di Perugia, con il nuovo Museo Montessori Educazione e Pace
che è la porta d’ingresso di questo itinerario regionale, con la prestigiosa Aula di osservazione ideata
da Maria Montessori nel 1950, primo ed unico teatro scientifico della pedagogia al mondo, e con la
statua di Maria Montessori nella piazza antistante, già divenuta icona del movimento montessoriano
internazionale. Le altre tappe perugine sono l’Università per Stranieri, dove è stata musealizzata
l’aula nella quale l’illustre pedagogista tenne le sue conferenze dal 1949 al 1951, Palazzo Sorbello
dove nella Sala Romeyne è stata allestita una teca sulla scuola montessoriana del Pischiello arricchita
dalla prima pubblicazione sul metodo in America, ed infine nella Sala Capitini della Galleria Nazionale
dell’Umbria già allestita in collaborazione con la Fondazione Centro Studi Aldo Capitini. Il viaggio
prosegue a Città di Castello dove Maria Montessori soggiornò ospite dei Baroni Franchetti nella
primavera e nell’estate del 1909. A Villa Montesca è allestito un angolo di contemplazione accanto al
salice monumentale sotto il quale Montessori scrisse il Metodo della Pedagogia Scientifica, mentre nella
suggestiva tipografia museo Donati Grifani si possono vedere in funzione macchinari e utensili risalenti
all’epoca in cui venne stampato il libro presso l’Editore Lapi. La tappa tifernate si conclude nei
laboratori e nel museo di Tela Umbra dove Maria Montessori tenne il primo corso per insegnanti
nell’estate del 1909. Altra tappa fondamentale è Assisi con la Porziuncola di San Francesco, citata con
enfasi nel Metodo e la visita alle Francescane Missionarie di Maria che ebbero una notevole influenza su
Maria Montessori. Chiude l’itinerario Montefalco, città che diede i natali ad un’altra celebre
pedagogista, Adele Costa Gnocchi, discepola di Montessori, che sviluppò il Metodo per i bambini da 0 a 3
anni. Il tour si conclude presso le Cantine Antonelli con un corso di cucina per la preparazione dei
gustosi gnocchi umbri, che Maria Montessori amava preparare.
Un dettaglio importante è che ad ogni luogo proposto corrisponde un incontro con esperti di diversi
profili, testimoni di una storia e di una cultura interconnessa. Oltre agli esperti interni ai luoghi
visitati, il tour si è avvalso di esperti esterni quali Maria Luciana Buseghin, Suor Maddalena Lainati,
Giuseppe Moscati, la recentemente scomparsa Stefania Rossi Barilozzi, Antonio Verna e della preziosa
testimonianza delle due studentesse viventi di Maria Montessori, Elvira Businelli e Delfina Tomassini
entrambe residenti in Umbria. Il curatore scientifico sottolinea infine che l’itinerario umbro fa da
cerniera a due luoghi montessoriani imprescindibili extra regione, ovvero la prima Casa dei Bambini nel
quartiere di San Lorenzo a Roma e la Casa Museo Montessori di Chiaravalle, città natale della
scienziata.Il primo tour pilota, svoltosi nel giugno 2024, ha mostrato le notevoli potenzialità
economiche, culturali e sociali di questo turismo lento e gentile, più formativo che informativo. RED/mp