E’ il pomeriggio del 21 marzo 1976 : Boranga, Ceccarelli, Oddi, Zuccheri, Danova, Cera, Rognoni, Frustalupi, Bertarelli, Festa, Urban e dall’altra parte Zoff, Cuccureddu, Tardelli, Furino, Spinosi, Scirea, Damiani, Causio, Gori , Capello, Bettega . Si gioca Cesena-Juventus dal pronostico obbligato. E la galoppata di Oscar Damiani conclusa in gol sembra confermarlo.

Ma la squadra di casa ha un altro passo che prorompe ad inizio ripresa. E’ martellante, con la jam session in mezzo al campo di Cera a far staffetta con Frustalupi, affiancati da Festa e Rognoni . Che pianta tutti sulla fascia mancina e mette in mezzo: Bertarelli in spaccata fa 1-1. Passa meno di un quarto d’ora e dalla stessa parte Urban si beve Cuccureddu e mette in mezzo : Spinosi sembra in anticipo, ma Bertarelli gliela ghermisce e fa 2-1. La Juve quella domenica, perde un pezzo di Scudetto a favore del Torino (che batte la Roma) . Il Cesena vola verso un’incredibile qualificazione in Coppa Uefa. A proposito, il suo allenatore si chiama Pippo Marchioro e crede nello schieramento a zona : l’anno dopo lo bocceranno. Oggi la fanno tutti . Quel giorno a Cesena, che non è ancora capoluogo di provincia, sono in 30.000 allo stadio ed è anche record d’incasso . Oggi, nel 2025 , ci sono presidenti di serie A che non riescono a nascondere il fastidio per qualche squadra provinciale nella massima serie : la soluzione è imporre limiti basati sul numero degli abitanti . Questi presidenti non conoscono la storia del calcio . E studiare non ha mai fatto male a nessuno.