“Con.te.ne.re, dall’oggetto al corpo. Varianti di scala nell’Artigianato e nel Design”

la mostra di Fondazione CR Firenze allestita all’interno di MIDA Dal 25 aprile all’1 maggio l’esposizione sarà alla Fortezza da Basso, alla Sala della Volta. La mostra è realizzata da OMA, Associazione Osservatorio dei Mestieri d’Arte e curata da ADI Associazione per il Disegno Industriale.

Con.te.ne.re dall’oggetto al corpo. Varianti di scala nell’Artigianato e nel Design” è il titolo della mostra promossa da Fondazione CR Firenze, realizzata da OMA, Associazione Osservatorio dei Mestieri d’Arte e curata da ADI Associazione per il Disegno Industriale, Delegazione Toscana, che si inserisce ancora una volta nel contesto espositivo della Fortezza da Basso per celebrare l’89esima edizione di MIDA. All’interno della Sala della Volta dei Quartieri Monumentali, la Mostra si concentra sul tema del “contenimento” esplorando la sua valenza funzionale e simbolica attraverso produzioni di artigianato e design italiano. Vengono esplorati diversi aspetti del contenere, dalla sua funzione pratica di racchiudere oggetti e fluidi, alla sua valenza simbolica di accoglienza e custodia. La mostra esplora il rapporto primario tra contenitore e contenuto, tra spazio e identità, tra individuo e collettività, attraverso oggetti che narrano, custodiscono, trasformano, accolgono, proteggono: contenitori di memoria, di senso, di futuro. L’esposizione offre un’interpretazione poliedrica del concetto di “contenimento”, stimolando le riflessioni dei visitatori attraverso una serie di elementi emblematici, a partire dalla replica di uno dei due Telescopi di Galileo Galilei (1564-1642) conservata al Museo Galileo di Firenze che testimonia il desiderio umano di contenere la sfera celeste, ovvero la capacità di racchiudere e comprendere l’immensità dell’universo attraverso uno strumento di osservazione.  La riflessione sullo spazio che ci contiene e in cui agiamo evoca richiami filosofici e fisici, uniti a una visione antropologica che considera gli oggetti parte integrante dei tessuti sociali. I manufatti sono così letti come veri e propri agenti sociali, capaci di generare dinamiche di reciproca influenza in relazione diretta con le persone. Le opere in mostra sono realizzate da maestri artigiani e da designer che attraverso materiali innovativi, design funzionale estetico, espressioni di multifunzionalità e di sostenibilità rappresentano le molte varianti sul tema del contenere. Ecco che le opere di produzione contemporanea pur rispondendo agli stessi principi, acquisiscono nuove scale, materiali e funzioni: poltrone, vasche da bagno, librerie e spazi architettonici provenienti da archivi di design e manifatture contemporanee si alternano come a presentare, in un dialogo multidisciplinare, tanti aspetti dello stesso tema, quello del contenere.  L’allestimento si sviluppa per “isole visive”, la disposizione generale è fluida ma gerarchica, con un’attenzione alla centralità visiva e alla profondità prospettica. La regia dello spazio guida la percezione e invita il visitatore a muoversi lungo una sequenza narrativa ben definita.  Elementi grafici verticali scandiscono lo spazio, fungendo da marcatori concettuali e visivi, con scritte che richiamano il titolo della mostra e ne sottolineano il tema portante. I video sono parte integrante della mostra, uno strumento narrativo che approfondisce e articola il tema del contenere e dell’essere contenuti in ambiti e scale diverse: il corpo, la casa, il gesto, il suono, la luce, il cielo.

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